venerdì 16 marzo 2012

L'Accademia della Crusca e l'atto amministrativo

Ho già parlato, in un post precedente, dell'antilingua e dei documenti - linee guida, manuali, raccolte di esempi- che via via sono stati prodotti da diverse Amministrazioni proprio per superare il burocratese.
In effetti si è trattato di un vero e proprio movimento, nato nei paesi anglosassoni con il nome di Plain Language Movement, volto a semplificare il linguaggio delle Pubbliche amministrazioni, nella convinzione che la trasparenza e la partecipazione dei cittadini non può che passare dalla semplificazione e da una maggiore chiarezza dei documenti prodotti dalle organizzazioni burocratiche.
In Italia tale movimento ha raggiunto il suo apice con la Direttiva sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi del Ministero della Funzione pubblica, del maggio del 2002.
Ora a rilanciare il tema della semplificazione del linguaggio della Pubblica Amministrazione stanno contribuendo due fenomeni insospettabili: la digitalizzazione delle PA, con l'emanazione del nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale e il movimento degli Open Data.
A cogliere queste connessioni ed a riprendere molto concretamente il tema della semplificazione dei testi amministrativi è, nel 2011, la Guida alla redazione degli atti amministrativi, curata dall'Accademia della Crusca in collaborazione con l'Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica.
Nelle parole degli autori della Guida:
La recente pubblicazione del Codice dell’amministrazione digitale è l’ultimo atto di un più che decennale percorso normativo che intende sostituire una pubblica amministrazione composta da monadi non comunicanti con un unico sistema informativo pubblico fortemente interconnesso.
In tale quadro l’interoperabilità dei dati è elemento centrale. È ovvio che gli standard linguistico-documentari prima ancora che quelli tecnico-informatici faciliteranno tale interoperabilità. La diffusione delle tecnologie digitali in ambito pubblico senza l’abbandono di un linguaggio farraginoso e oscuro rischia di trasferire la gestione e il controllo dell’informazione dall’ambito politico-amministrativo a quello tecnico, e di mettere in discussione i ruoli d’imparzialità e di garanzia propri della pubblica amministrazione.
Guida alla redazione degli atti amministrativi

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