domenica 28 ottobre 2012

AVCPASS: dal primo gennaio la banca dati nazionale per gli appalti

Da il Sole 24 Ore - articolo di Mauro Salerno e Giorgio Santilli - Appalti: certificati snelli
Partenza a scaglioni per la banca dati nazionale dei contratti pubblici. La rivoluzione attesa per il primo gennaio 2013 - niente più carta, né rincorsa tra gli uffici per andare a caccia dei documenti necessari per partecipare alle gare - sarà obbligatoria solo per un 10% delle imprese e delle amministrazioni coinvolte nel mercato degli appalti pubblici. L'annuncio viene direttamente dal presidente dell'Autorithy di vigilanza sui contratti pubblici, Sergio Santoro, a caccia di una strategia per far sì che un servizio ad alto tasso di semplificazione non si trasformi in una zeppa capace di mandare in tilt il mercato. In questa chiave, Santoro ha firmato pure il bando-tipo: un documento fondamentale per rendere meno arbitrari i comportamenti delle stazioni appaltanti. «È una misura anti-corruzione e pro-concorrenza – spiega -. Limiterà la prassi dei bandi scritti ad hoc per favorire qualcuno, escludendo imprese che avrebbero i titoli per partecipare alla gara». Le stazioni appaltanti che non si atterranno alle regole, dovranno motivare le scelte e potranno essere "denunciate" all'Antitrust dall'Autorità.
La banca dati nazionale dei contratti pubblici è in realtà un vero servizio di semplificazione per imprese e stazioni appaltanti. Introdotta nel codice appalti dal decreto legge 5/2012 sulle semplificazioni, prevede che «dal 1° gennaio 2013, la documentazione comprovante il possesso dei requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativo ed economico-finanziario per la partecipazione» alle gare di lavori, servizi e forniture sia acquisita tramite il servizio informatico istituiti presso l'Autorità. Il servizio «Avcpass» - si chiamerà così - permetterà alle stazioni appaltanti di verificare il possesso dei requisiti delle imprese - dal certificato antimafia alla regolarità della posizione fiscale e contributiva, dalla qualificazione Soa al possesso dei certificati di qualità - semplicemente collegandosi al sito dell'Autorità. Un lavoro di non poco conto considerando che intorno agli appalti gravita una galassia di 38 mila amministrazioni che nel 2011 hanno prodotto 1.243.000 procedure di gara.
«Partire di colpo, tutti insieme, il 1° gennaio 2013 comporterebbe uno strappo insopportabile per il mercato - sottolinea Santoro -. Per questo restringiamo l'obbligo di svolgere le gare con l'appoggio del servizio Avcpass solo al 10% degli operatori, delle stazioni appaltanti e dei contratti che però rappresenteranno il 75% del valore degli importi». Per gli altri l'Autorità immagina un percorso di avvicinamento a tappe progressive trimestrali che si concluderà con l'obbligatorietà per tutti dal 1° gennaio 2014. A gestire il servizio Avcpass - per un controvalore di 20.7 milioni per tre anni - sarà uno degli operatori delle tlc che hanno risposto alla gara bandita dall'Autorità a luglio e scaduta lo scorso 12 ottobre. 
Prima di partire bisognerà però ottenere il via libera del garante della privacy sulla metodologia di acquisizione e gestione dei dati forniti dalle imprese. Poi bisognerà portare a termine le otto convenzioni che serviranno a riempire di contenuto la banca-dati. Al momento sono state firmate quelle con le Camera di Commercio (bilanci e composizione dei cda) e con l'Inps. Sono in corso di definizione le convenzioni con Accredia (certificazione di qualità), Inarcassa (posizione contributiva di architetti e ingegneri), Inail (Durc), ministero degli Interni (certificato antimafia), ministero della Giustizia (casellario giudiziario) e Agenzia delle Entrate (regolarità fiscale). Su questo punto l'Autorità invita alla collaborazione. «È un compito molto difficile far dialogare i diversi sistemi – dice Santoro – ma immaginate che tipo di servizio potremmo offrire sostituendoci a tutti gli adempimenti che prima rimanevano in capo agli operatori privati. Una rivoluzione, che andrebbe estesa ad altri campi: penso al fisco». 
Gelidi i commenti sull'obbligo di sottoscrivere una convenzione con l'Economia prevista dal Ddl stabilità. «Vediamo cosa succederà in Parlamento - è la risposta -. La banca dati è un “autobus normativo” di tale complessità per cui il conducente non può che essere unico»

Fonte: il Sole 24 ore 
http://infrastrutture.ilsole24ore.com/bancadati/8110

martedì 23 ottobre 2012

Gamification nella PA: un caso dalla Finlandia



Crowdsourcing, Crowdlabor e Gamification
Uno dei temi ricorrenti di questo Blog è il Crowdsourcing applicato alla PA. In un precedente post abbiamo visto che, quando un progetto richiede poca creatività e coordinamento, ma solo ore di lavoro, il crowdlabor può essere d'aiuto segmentando il progetto in migliaia di compiti piccoli e semplici e distribuendolo tra migliaia di volontari. A questo punto il problema può essere motivare le persone a svolgere queste micro-attività. E' in situazioni come questa che può intervenire la Gamification, ovvero l'utilizzo di dinamiche proprie del gioco, di meccanismi ludici, per risolvere problemi o per raggiungere degli obiettivi anche in contesti non di gioco. Chi gioca ad un videogioco compie centinaia o migliaia di micro attività con il solo scopo appunto di divertirsi. E se le micro attività del videogioco coincidessero con obiettivi di pubblica utilità?

La National Library of Finland
Ecco un esempio di utilizzo dei meccanismi di Crowdsourcing e di Gamification in una pubblica amministrazione: la National Library of Finland è la più grande e antica biblioteca scientifica in Finlandia. Più di quattro milioni di pagine del suo patrimonio librario sono già state digitalizzate, tramite meccanismi programmi che riconoscono automaticamente il testo. Non si tratta solo di libri ma anche di mappe, pagine di giornali e altri documenti.

Tutto questo materiale digitalizzato deve essere affinato e indicizzato per essere reso accessibile online e quindi disponibile a tutti. Per fare questo la National Library ha deciso di ricorrere alla gamification: chiunque può partecipare a due videogiochi online, Mole Hunt e Mole Bridge, contribuendo, nel corso delle partite, a riconoscere le parole, rendendo quindi più accurate la trascrizioni dei testi digitalizzati. Successivamente saranno implementate ulteriori funzionalità per rendere possibile l'etichettatura delle immagini e la strutturazione dei documenti.

Primi risultati e sviluppi futuri
In venti mesi - il progetto è online dal febbraio 2011 - sono state 109.000 le persone che hanno visitato il sito, contribuendo a circa 7.900.000 microattività, dedicando complessivamente 447.000 minuti di lavoro al progetto.

"Ulteriori funzionalità del programma - dice Kai Ekholm, Direttore della National Library of Finland - permetteranno alle persone interessate ad una particolare area di selezionare il materiale relativo ad un argomento specifico. Se vuoi approfondire, ad esempio, l'evoluzione dell'industria mineraria in Finlandia, digitalizzare testi su quell'argomento potrà diventare ancora più interessante."

Il link
http://www.digitalkoot.fi/en/splash

domenica 21 ottobre 2012

Certificazione crediti PA: in funzione la piattaforma telematica

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato - ha comunicato l’entrata in funzione della piattaforma per la certificazione dei crediti, predisposta ai sensi dei decreti ministeriali del 22 maggio 2012 e del 25 giugno 2012. Le amministrazioni statali e gli enti pubblici nazionali nonché le regioni e le province autonome, gli enti locali e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, hanno a disposizione 30 giorni per richiedere l'abilitazione sul sistema. Decorso tale termine, i titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, scaturenti da contratti aventi ad oggetto somministrazioni, forniture ed appalti nei confronti di una P.A., potranno, a loro volta, abilitarsi sulla piattaforma e presentare all'amministrazione o ente debitore istanza di certificazione del credito, utilizzando il modello generato dal sistema. Il processo svolto in modalità telematica rende più agevole richiedere e rilasciare le certificazioni e semplifica le procedure di cessione, anticipazione e compensazione dei crediti certificati.

Guida pratica alla certificazione dei crediti

La piattaforma per la certificazione dei crediti

giovedì 18 ottobre 2012

AVCP: Bando tipo: le cause di esclusione

L'articolo 64 del codice dei contratti stabilisce che i bandi sono predisposti dalle stazioni appaltanti sulla base di modelli (bandi-tipo) approvati dall'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP), previo parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e sentite le categorie professionali interessate, con l'indicazione delle cause tassative di esclusione di cui all'articolo 46, comma 1-bis. Le stazioni appaltanti nella delibera a contrarre devono motivare espressamente le deroghe al bando-tipo.

L’Autorità,  ha così predisposto un documento, denominato “bando- tipo”, finalizzato a dare una prima attuazione al combinato disposto degli articoli 46, comma 1-bis e 64, comma 4-bis, secondo cui le cause tassative di esclusione dalle gare devono essere indicate nei modelli approvati dall’Autorità. Il documento è stato sottoposto a due consultazioni (nel mese di settembre 2011 e di luglio 2012) ed è stato, inoltre, acquisito, il 25 settembre 2012, il  parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Infine, la pubblicazione è avvenuta con la determinazione AVCP n.4 del 10 ottobre 2012 l'Avcp.

Il “bando-tipo” costituisce, pertanto, il quadro giuridico di riferimento sulla base del quale le stazioni appaltanti sono tenute a redigere la documentazione di gara, quanto alla individuazione delle cause tassative di esclusione, salva la facoltà di derogare motivando.




domenica 14 ottobre 2012

Strategia Europa 2020: il punto di Eurostat




Eurostat ha pubblicato un interessante report che fa il punto sugli obiettivi della strategia Europa 2020.

Nella pubblicazione, intitolata "Europe 2020 Strategy – towards a smarter, greener  and more inclusive EU economy?" vengono presentati  i cinque obiettivi quantitativi della strategia Europa 2020, mostrando per ogni indicatore il target per il 2020,  serie temporali e comparazioni tra la situazione dei singoli stati membri, dell'Unione Europea e, quando disponibili, dei paesi candidati, degli Stati Uniti e del Giappone.

Il documento in inglese, francese e tedesco

Gli obiettivi Europa 2020 per i paesi membri
Europa 2020 in Italia
Eurostat



giovedì 11 ottobre 2012

Ted Conference: un'amministrazione Open Source

"Viviamo in un'era cambriana di grandi dati, di social network e abbiamo l'opportunità di riprogettare queste istituzioni (il governo e la burocrazia n.d.r.) che sono in realtà abbastanza recenti. Pensateci: quali altri settori conoscete, quale altro settore dell'economia, in particolare uno grande come il settore pubblico, che non cerca di reinventare il suo modello di business regolarmente? Certo, investiamo molto in innovazione. Investiamo nella banda larga, nella scienza dell'educazione e in finanziamenti per la scienza, ma investiamo veramente troppo poco nel reinventare e riprogettare le istituzioni che abbiamo".
Beth Noveck - Ted Conference giugno 2012


Una recente Ted Conference - del giugno 2012 - che sviluppa il tema dell'Open Government. La relatrice, Beth Noveck,  esperta di istituzioni e tecnologie, ha fondato e condotto, tra le altre, l'iniziativa White House Open Government.
Nei suoi lavori, Beth Noveck esplora l' Open Government partendo dal presupposto che non si tratti semplicemente di liberare dati da database, ma di creare modi significativi con cui i cittadini possono collaborare con i loro governi.




Il link alla conferenza sul sito TED

domenica 7 ottobre 2012

Linea del tempo - Le modifiche al codice dei contratti nel 2012

Per tenere traccia delle modifiche che si sono susseguite nel 2012 al codice dei contratti pubblici, ho realizzato questa linea del tempo che sintetizza i principali provvedimenti.
Ogni box contiene i link al decreto legge ed alla legge di conversione (sulla banca dati normattiva.it) ed una panoramica sulle principali modifiche apportate dallo specifico provvedimento.


2012 Codcont Mod Tl

mercoledì 3 ottobre 2012

ChallengePost: un approccio crowdsourcing all'open government



Nel settembre 2009, la Presidenza degli Stati Uniti ha rilasciato la propria strategia per l'innovazione, chiedendo tra l'altro alle agenzie governative di incrementare la capacità di promuovere l'innovazione utilizzando come strumenti i premi ed i concorsi d'idee.   
In un memorandum del 2010, i potenziali benefici di questi strumenti vengono così elencati: 
sotto le giuste circostanze, ( i premi ed i concorsi ) possono permettere al governo di:
  • stabilire un obiettivo importante senza dover scegliere l'approccio o il team che abbia più probabilità di successo; 
  • pagare solo per i risultati; 
  • sottolineare l'eccellenza in un particolare campo per motivare, ispirare e guidare gli altri;
  • incrementare il numero e l'eterogeneità degli individui, organizzazioni e team che affrontano un particolare problema o sfida di significato nazionale o internazionale;
  • migliorare le competenze dei partecipanti ad una competizione;
  • stimolare gli investimenti privati per un ammontare molto più alto del valore del premio;
  • rafforzare la missione di un'agenzia federale attraendo più interesse ed attenzione ad un programma, ad un'attività o questione;
  • catturare l'immaginazione pubblica e cambiare la percezione su ciò che è ritenuto possibile.

L'Amministrazione incoraggia fortemente le agenzie a utilizzare premi e concorsi come strumenti per far avanzare l'open government, l'innovazione e la missione dell'agenzia. 
Il memo prometteva anche che l'amministrazione avrebbe realizzato entro i successivi quattro mesi, una piattaforma web per premi e concorsi.

E' così che nasce la piattaforma ChallengePost, per la pubblica amministrazione "fare business solo attraverso i classici contratti pubblici è inefficace" dice Brandon Kessler, fondatore e CEO di ChallengePost. "E' chiaro che, in questa economia, ognuno deve fare di più con meno. Non c'è niente, secondo me, di più efficace che stimolare le idee e le soluzioni da parte della collettività. Il governo non può essere bravo a fare qualsiasi cosa - perché non lasciare che persone con differenti competenze e idee possano avere un ruolo?".

Le competenze coperte attualmente da ChallengePost vanno dallo sviluppo software, alle azioni di comunità, alle statistiche, alla grafica ed alla fotografia.
Il Comune di New York ha utilizzato ChallengePost per  NYC Big Apps 3.0, un concorso che, con un montepremi di 50.000 $, ha chiesto agli sviluppatori software di realizzare applicazioni con gli open data relativi a New York.
La Edinburgh Napier University ha lanciato una sfida per raccogliere idee su come migliorare l'occupabilità dei propri studenti.

La piattaforma è disponibile gratuitamente per le agenzie federali ed ha attualmente più di 200.000 utenti e 100 concorsi aperti.


lunedì 1 ottobre 2012

La nuova normativa sulle Reti d'impresa


Il Decreto Sviluppo 2012, ha apportato delle modifiche molto importanti al contratto di rete.

Con il contratto di rete  piu'  imprenditori  perseguono  lo  scopo di accrescere, individualmente e collettivamente,  la  propria  capacita' innovativa e la propria competitivita' sul mercato e a  tal  fine si obbligano, sulla base di  un  programma  comune  di  rete,  a  collaborare  in  forme   e   in   ambiti   predeterminati   attinenti  all'esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi  informazioni  o  prestazioni di  natura  industriale,   commerciale,   tecnica   o  tecnologica  ovvero  ancora  ad  esercitare  in  comune una  o  piu'  attivita' rientranti nell'oggetto della propria impresa.

Con gli interventi del Decreto Sviluppo 2012, è stata modificata la forma e la pubblicità del contratto - che ora può essere anche firmato digitalmente - è stato disciplinato il fondo patrimoniale comune e l'eventuale organo comune destinato a svolgere attività anche commerciale, infine si determina di  procedere  alla ricognizione  di  interventi  agevolativi  previsti   dalle   vigenti disposizioni applicabili alle imprese aderenti al contratto di  rete.

Il testo coordinato dell'art.3 del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5 modificato dal Decreto sviluppo


L'appalto precommerciale (PCP)


Nell’UE, come altrove nel mondo, il settore pubblico deve fare fronte a importanti sfide sociali. Si tratta, tra l’altro, di assicurare cure sanitarie di elevata qualità a prezzi accessibili per affrontare l’impatto dell’invecchiamento della popolazione, di lottare contro i cambiamenti climatici, di accrescere l’efficienza energetica, di migliorare l’accesso ad un insegnamento di elevata qualità e di gestire più efficacemente le minacce alla sicurezza. Per far fronte a tali sfide sono necessarie soluzioni nuove e migliori.
Alcuni dei miglioramenti necessari sono di tale complessità tecnologica che non esistono ancora sul mercato soluzioni stabili dal punto di vista commerciale ovvero le soluzioni esistenti presentano carenze che richiedono ulteriori attività di R&S. Elaborando strategie lungimiranti in materia di appalti, che includano appalti di R&S per sviluppare nuove soluzioni ai predetti problemi, il settore pubblico può avere un impatto significativo a medio e lungo termine sull’efficienza dei servizi pubblici e sulla capacità di innovazione e sulla competitività delle imprese europee.
Ciò rappresenta un'eccezione alla regola secondo la quale gli appalti pubblici, dato l'utilizzo dei soldi dei contribuenti, non comportano investimenti a rischio. Per questo gli appalti pubblici non sono in genere portati a stimolare l'innovazione secondo quello che sarebbe il loro potenziale.
Come realizzare la quadratura del cerchio? L'appalto precommerciale – o pre-commercial procurement (PCP) - è un approccio che consente ai committenti pubblici di:

  • condividere con i fornitori i rischi e i vantaggi di progettazione, prototipizzazione e sperimentazione di nuovi prodotti e servizi, senza comportare aiuti di Stato;
  • creare le condizioni ottimali per un'ampia commercializzazione e diffusione dei risultati delle attività di R&S mediante normalizzazione e/o pubblicazione.
  • mettere in comune le risorse di più committenti;

Come primi acquirenti di ricerca e sviluppo (R&S), estremamente esigenti sul piano tecnologico, i committenti pubblici possono produrre un forte stimolo all'innovazione. Le autorità pubbliche dell'EU possono così erogare servizi pubblici in modo più rapido ed innovativo, nonché offrire alle imprese in Europa molteplici opportunità di conquistare un ruolo di leader sui nuovi mercati di tutto il mondo. Ridurre i tempi di conquista dei mercati sviluppando un forte mercato interno europeo per prodotti e servizi innovativi è essenziale all'Europa per riuscire a creare crescita ed occupazione in un mercato in così rapida evoluzione come quello delle TIC.
http://cordis.europa.eu/fp7/ict/pcp/  - Fornisce maggiori dettagli in merito ad eventi in programma ed opportunita' di finanziamento nel settore degli appalti precommerciali

Fonte: portale tematico della Commissione Europea sulla società dell'informazione 

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